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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, II, 31
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originale
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31 An hoc eiusdem modi est quale Pherecydeum illud quod est a te dictum, qui, cum aquam ex puteo vidisset haustam, terrae motum dixit futurum? Parum, credo, impudenter, quod, cum factus est motus, dicere audent quae vis id effecerit; etiamne futurum esse aquae iugis colore praesentiunt? Multa istius modi dicuntur in scholis, sed credere omnia vide ne non sit necesse.
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traduzione
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31 O forse questo modo di divinazione ? analogo a quello di Ferecide da te ricordato, il quale, avendo osservato un po' d'acqua attinta da un pozzo, disse che vi sarebbe stato un terremoto? ? ancora troppo poco sfacciato, credo, il comportamento di quelli che, a terremoto gi? avvenuto, osano dire quale forza naturale lo abbia provocato; costoro prevedono addirittura un terremoto futuro, in base al colore di una sorgente d'acqua perenne? Molte cose di questo genere si insegnano nelle scuole, ma ti consiglierei di riflettere se sia il caso di credere a tutte.
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